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Risultati per: cilindri

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Manuale di Microscopia Clinica

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Giulio Bizzozero 50 occorrenze

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si trovino nello sputo, o con cilindri renali, quando si riscontrino nell’orina.

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striati di muco (che importa di saper distinguere dai cilindri urinosi patologici), entro cui stanno disposti in piccol numero dei leucociti e qualche

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diagnosi degli epitelî renali è facile e sicura in que’ casi in cui le cellule stanno racchiuse nei cilindri orinosi (Tav. 7a, fig. 79 c e 76 e

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leucocito; mancano assolutamente tanto i globuli rossi, quanto i cilindri jalini e cerei. Le cellule epitaliali (Tav. 6a, fig. 61) sono grossolanamente

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o di materiali di essudazione, essi si vedono riuniti in cilindri (cilindri di globuli rossi), che riproducono la forma ed il diametro dei canalicoli

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sono ad essi commisti (epitelî, cilindri, pezzetti di calcoli, leucociti, ecc.), e degli altri indizi offerti dal malato, a fine di determinare se il

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120. 4.o Cilindri orinosi. - Già più addietro abbiamo veduto come gli ammassi di globuli rossi, di cellule epiteliche, ecc. che provengono dal rene

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I cilindri, invece, di cui terrò ora parola, che pure provengono dal rene e che in senso più stretto sono designati sotto il nome di cilindri orinosi

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’orina dei grossi cilindri costituiti prevalentemente da grandi ammassi di batteri granulari. Il loro aspetto granuloso potrebbe farli confondere coi

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Questi cilindri, di tanta importanza diagnostica, pare siano stati veduti, per la prima volta, nel 1837, da VALENTIN nel rene e da VIGLA nell’orina

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I cilindri orinosi non sono tutti della stessa natura; essi presentano delle differenze di aspetto e di costituzione chimica, che hanno servito di

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121. Nell’esame dei sedimenti contenenti cilindri orinosi talvolta questi ultimi sfuggono alla vista o perchè troppo pallidi, o perchè coperti da

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122. I cilindri jalini (Tav. 7a, fig. 72) sono corpi di forma cilindrica, retti, curvi o variamente ripiegati, a margini regolari, diametro uniforme

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loro orina a 65°-80° C., o nell’acqua distillata a 20°-40° C. Bene spesso nella sostanza dei cilindri jalini si trovano sparsi dei granuli, ora

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La diversità di aspetto dei cilindri jalini è ancora aumentata dagli altri elementi istologici con cui possono essere in rapporto. Alla loro

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124. I cilindri giallicci o cerei (fig. 77 e 79 d) offrono varie particolarità che permettono di distinguerli quasi sempre a prima giunta dai jalini

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123. I cilindroidi (Tav. 7a, fig. 70 e 71) si distinguono dai cilindri or ora descritti specialmente per ciò, che quando sono sottili (1-2 µ) hanno

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I cilindri giallicci possono presentare altre irregolarità; contenere, per esempio, delle cavità chiare, rotondeggianti od ova essere limitati da

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Dissi che di solito sono leggermente giallognoli. I più sottili possono, però, apparire quasi incolori, sicchè non si distinguono dai cilindri jalini

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Gli studi più completi sull’argomento sono quelli di ROVIDA (l. c.). Secondo lui è da distinguere fra i cilindri jalini e i cilindroidi da una parte

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Alcuni hanno descritto dei cilindri che offrono le reazioni della sostanza amiloide. Ammessa l’esattezza dell’osservazione, devesi, però, riconoscere

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126. Sulla origine dei cilindri le opinioni sono tuttora assai divise. Quando era ammessa la loro natura fibrinosa si spiegavano facilmente coll

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125. Intorno alla costituzione chimica delle varie specie di cilindri ciò che sappiamo è poco assai. - Nei primi tempi si considerarono come una

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epiteliche in via di disaggregazione, leucociti, globuli rossi, ecc., ed a questo modo abbiano origine i vari cilindri granulosi, i cilindri

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Secondo ROVIDA, i cilindri non derivano mai da una essudazione diretta del sangue. Per lui i cilindri jalini ed i cilindroidi sono una specie di

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La derivazione epiteliare dei cilindri non è però accettata da tutti. Anzi, recentemente da parecchi osservatori si tenta di rimetter in onore la

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127. Quanto al significato dei cilindri orinosi, esso è affatto diverso a seconda della specie di cilindri che si considera.

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È ben vero che alcuni osservatori (HENLE, ad esempio) asseriscono di aver trovato anche questi cilindri, specie i jalini, nei reni perfettamente

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Ben diverso, invece, è il significato delle altre due specie di cilindri.

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Nelle malattie accompagnate da forte febbre si osservano spesso, ma transitoriamente, albumina e cilindri jalini nell’orina. Inoltre negli accessi

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128. Noi troveremo adunque i cilindri specialmente nei casi di congestione venosa e nelle diverse infiammazioni del rene. La loro quantità varia

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Benchè nei singoli casi predomini l’una o l’altra forma di cilindri, tuttavia il più delle volte il sedimento contiene cilindri diversi per calibro

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Abbiamo veduto che i cilindri possono contenere cellule epiteliche renali in degenerazione grassa e ammassi di granuli adiposi. La significazione di

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alla quantità e qualità dei cilindri, ma sì anche agli elementi con cui questi sono commisti, e specialmente alla quantità dei leucociti, degli epitelî

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una materia polposa rosso-sanguigna, constante, oltre che di leucociti e globuli rossi, di cilindri orinosi tenuti assieme da una sostanza in cui erano

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veduti sotto forma di sottili cristalli prismatici riuniti a stella. I granuli d’urati precipitano facilmente sui cilindri orinosi, sulle cellule

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costituire dei cilindri.

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che spiegherebbe la loro presenza non rara nei cilindri renali), e i gruppi ch’essi talvolta formano sarebbero spesso il nucleo di origine di calcoli

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, insieme a pus, copiosi globuli e coaguli sanguigni (con mancanza di cilindri e cellule in degenerazione grassa), trovò nell’orina copiosi cristalli

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, o abbrunati dalla sostanza colorante del sangue, ovvero in parte in degenerazione grassa se la malattia dura da tempo; e, finalmente, cilindri, ora

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contiene pochi cilindri jalini contenenti talora globuli rossi, e piccol numero di globuli rossi e bianchi liberi. Raffreddandosi, lascia spesso

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scarsa ed albuminosa, dà un sedimento ricchissimo di cellule epiteliche renali ben conservate e di cilindri epitaliali, e povero o mancante di altri

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cilindri, generalmente sottili e jalini (talvolta leggermente granulati), ben di rado giallicci; scarsi epitelî renali, liberi o aderenti ai cilindri, di

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, ecc., a quella della nefrite interstiziale cronica; generalmente, però, se ne distingue per maggior quantità di albumina e di cilindri.

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scarsi (a differenza della nefrite diffusa acuta); epitelî renali in discreta quantità, spesso in degenerazione grassa; cilindri di solito in grande

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colore più oscuro (quando la secrezione è molto scarsa) e per lo scarso sedimento, contenente pochi cilindri (generalmente jalini), e di rado globuli

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albumina, la cui quantità di rado è grande, e spesso scompare. - Nella nefrite suppurativa parassitica si trovano nell’orina dei cilindri di batteri o

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, costituiti da elementi in degenerazione caseosa, fra cui riesce talora di riconoscere delle fibre connettive ed elastiche (LEBERT, VOGEL). Non mancano cilindri

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cilindri. La reazione dell’orina è di solito acida.

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possono avere anche dal microscopio, quando questo dimostri nel liquido gli epitelî dei reni o delle vie urinarie, ed i cilindri urinosi (V. il cap. dell

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